"...non c’è cosa più nemica della natura che l’arida geometria, le toglie tutta la naturalezza e la naïveté, e la popolarità (onde nasce la bellezza) e la grazia e la venustà, e proprietà, ed anche la forza e robustezza ed efficacia mancando anche questa assolutamente al linguaggio tecnico che non fa forza col linguaggio, ma con quello che risulta dalle parole cioè col significato loro e coll’argomento e ragione, o col concetto spiegato freddamente con esse."
(Giacomo Leopardi,Zibaldone)
In questo passo proveniente dallo Zibaldone di Leopardi, il poeta parla del termine tecnico e lo fa con una serie di parole che molto sono vicine al concetto di "resa", si guardi ad esempio ad "efficacia" o a "tecnico". Ma ciò che più richiama il termine in analisi è quanto il poeta sostiene sul fatto che il termine tecnico perda di grazia, venustà e forza in quanto si concentra solo sul significato freddo delle cose; ebbene questo è il concetto che sta proprio dietro al termine di resa che per descrivere un fenomeno lo quantifica con un numero, questo per Leopardi comporta una grossa perdita, infatti il numero è legato al contingente e non può fare il balzo verso l' infinito.
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